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Non sempre le nostre vacanze vanno come ce le immaginiamo. In questo 2020 in particolare, data la pandemia da Coronavirus in corso, tanti piani sono saltati e tante vacanze sono state rimandate. Allo stesso tempo, è probabile che per alcune delle vacanze che hanno avuto luogo non siano stati rispettati gli accordi o non siano stati forniti tutti i servizi previsti dal tuo pacchetto.
In questi ultimi casi, poiché il turista non ha potuto godere completato del viaggio acquistato a causa di problemi relativi all'organizzazione del soggiorno, del mezzo di trasporto o per altre motivazioni che compromettono lo stato psicofisico del viaggiatore, si parla di danno da vacanza rovinata ed è un diritto del consumatore richiedere un risarcimento.
Per quali tipologie di danni può essere fatto il reclamo?
L'organizzatore e l'intermediario sono tenuti al risarcimento del danno in caso di mancato o inesatto adempimento delle obbligazioni assunte con la vendita del pacchetto turistico: nello specifico, con "inesatto adempimento" si intendono le difformita' degli standard qualitativi del servizio promessi o pubblicizzati.
Per tutti i problemi e i disservizi associati al pacchetto turistico, anche in caso di acquisto online, si può procedere quindi alla richiesta del risarcimento purché il danno non sia «di scarsa importanza» (articolo 1455 del Codice civile).
In pratica si potrà procedere a richiedere il risarcimento del danno nell'eventualità in cui albergo, casa vacanza e/o campeggio non corrispondano a quelli acquistati o nei casi in cui alcuni servizi previsti da pacchetto non vengano offerti.
Come procedere alla richiesta danni?
Il codice del turismo (art. 49 Reclamo) stabilisce esplicitamente le modalità:
1. Ogni mancanza nell'esecuzione del contratto deve essere contestata dal turista, mediante tempestiva presentazione di reclamo affinche' l'organizzatore, il suo rappresentante locale o l'accompagnatore vi pongano tempestivamente rimedio.
2. Il turista può anche sporgere reclamo attraverso l'invio di una raccomandata o di altri mezzi che diano prova dell'avvenuto ricevimento, all'organizzatore o all'intermediario, entro dieci giorni lavorativi dalla data di rientro nel luogo di partenza.
In altre parole, il turista deve immediatamente comunicare la mancanza all'organizzatore in via diretta oppure tramite l’agenzia di viaggio, in modo che questo possa intervenire e porre rimedio.
Nel caso in cui l'organizzatore non intervenga in tempi ragionevoli, il viaggiatore deve raccogliere più prove possibili (foto, dichiarazioni, etc.) dell'eventuale mancanza e procedere ad inoltrare reclamo e richiedere il rimborso e risarcimento sia della perdita patrimoniale sia non patrimoniale.
Il reclamo deve essere inviato in forma scritta via Raccomandata con ricevuta di ritorno sia al tour operator sia all'agenzia di viaggi, non oltre i 10 giorni lavorativi dal rientro a casa o nel luogo di partenza. Questa scadenza non rappresenta un termine di decadenza dal diritto ad essere risarciti, infatti la contestazione può essere anche successiva; deve però avvenire entro un anno dal rientro dal viaggio. Alla lettera di reclamo va allegata la relativa documentazione associata al danno.
Come quantificare i danni da vacanza rovinata?
Nella lettera di reclamo può essere inoltrata sia la richiesta di rimborso (cioè quando nel corso della vacanza non si sia potuto usufruire di un servizio compreso nel pacchetto acquistato a causa di un impedimento imputabile all’organizzatore del viaggio o ad un suo incaricato) sia di risarcimento (conforto al disagio subito, cioè minor godimento della vacanza).
Come abbiamo anticipato le richieste di rimborso o di risarcimento devono essere sempre quantificate in valore monetario. Il valore del rimborso viene calcolato in base al costo del servizio non erogato e alle spese extra sostenute, ad esempio in caso nel pacchetto sia incluso il trasporto a carico dell'organizzatore e questo servizio non viene erogato deve essere quantificato il costo del biglietto del bus o del taxi per raggiungere l'albergo dall'aeroporto di cui il turista si è fatto carico.
La quantificazione del risarcimento danno vacanza rovinata è più difficile da misurare, perché non è possibile far riferimento a parametri oggettivi, e va calcolato tenendo conto dell'effetto che i problemi, la durata e il costo della vacanza hanno effettivamente avuto per noi. In genere la quantificazione dell’ammontare di questo tipo di danno si fa in percentuale sul costo dell'intero viaggio acquistato.
Ti ricordiamo, in fase di domanda, che all'interno della lettera raccomandata ogni singola richiesta deve essere motivata e documentata.
In allegato trovi il Modulo da completare per la richiesta di rimborso, che puoi inviare via Raccomandata a/r.
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