La messa in mora del creditore è uno strumento legale che "sanziona" la mancanza di collaborazione da parte del debitore nel soddisfare il diritto di credito del creditore. Questo atto comporta diversi effetti, tra cui l'obbligo per il debitore di risarcire eventuali danni derivanti dal suo inadempimento.
È importante distinguere la mora del creditore da quella del debitore. Mentre la mora del debitore riguarda il ritardo nel pagamento da parte di quest'ultimo, la mora del creditore punisce il suo rifiuto ingiustificato di accettare l'adempimento offerto dal debitore.
Messa in mora: significato e normativa
La messa in mora è disciplinata dagli articoli 1219 e successivi del Codice Civile.
Secondo l'articolo 1219:
"Il debitore è costituito in mora mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto."
Tuttavia, la costituzione in mora non è necessaria nei seguenti casi:
- Quando il debito deriva da fatto illecito.
- Quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non voler eseguire l'obbligazione.
- Quando è scaduto il termine, se la prestazione deve avvenire al domicilio del creditore.
Presupposti della messa in mora
La messa in mora richiede tre presupposti principali:
- Un ritardo nell'adempimento da parte del debitore.
- L'imputabilità di questo ritardo al debitore.
- Un'avviso formale per iscritto, costituendo così la "mora ex persona".
Conseguenze della messa in mora
Dopo la messa in mora, le conseguenze possono variare:
- L'eliminazione se il debitore adempie all'obbligazione.
- L'interruzione, se il creditore rifiuta l'adempimento.
- La cancellazione, se al debitore viene concesso un nuovo termine per il pagamento.
- La sospensione, se il creditore decide di tollerare la mora dopo averla provocata.
Contenuto della messa in mora
La messa in mora deve essere fatta per iscritto e contenere:
- Una dettagliata descrizione del motivo della costituzione in mora.
- Specifiche sull'inadempimento e il riferimento agli articoli 1219 e successivi del Codice Civile.
- Il termine entro il quale il debitore deve pagare, solitamente non inferiore a una settimana dalla ricezione.
Messa in mora senza raccomandata
La lettera di messa in mora deve essere spedita tramite raccomandata con ricevuta di ritorno per garantire la ricezione e stabilire la data. L'invio tramite posta ordinaria non è valido legalmente, ma è possibile utilizzare la posta elettronica certificata come alternativa valida.
Differenza tra messa in mora e diffida
La diffida ad adempiere è simile alla messa in mora ma con una differenza chiave: con la messa in mora, il creditore ha il diritto di ricorrere alle vie legali dopo il termine, mentre con la diffida può sciogliere il contratto se i termini fissati non vengono rispettati.
Messa in mora e colpa del creditore
C'è dibattito sull'accertamento della colpa del creditore. Alcuni ritengono che la colpa sia necessaria, mentre altri sostengono che il Codice Civile non richieda un comportamento colpevole.
Motivo legittimo della messa in mora del creditore
La messa in mora richiede il rifiuto del creditore di cooperare senza un motivo legittimo. Questo motivo può essere oggettivo, come l'inesattezza della prestazione offerta, o soggettivo, basato su comportamenti contrari alla buona fede.
Offerta del debitore
L'offerta del debitore è valida quando presenta determinati requisiti, come essere fatta da un debitore capace al creditore capace e comprendere tutte le somme dovute entro termini specifici.
Conseguenze giuridiche della messa in mora
L'intimazione formale inviata tramite messa in mora produce diverse conseguenze giuridiche, tra cui l'obbligo del debitore di risarcire i danni derivanti dal suo inadempimento.
In conclusione, comprendere la messa in mora del creditore è essenziale per gestire situazioni di ritardo nei pagamenti e per proteggere i diritti delle parti coinvolte. La consulenza legale è consigliata per garantire la corretta applicazione di questi principi.